Andalusia, Spagna. Settimana Santa 2007 e 2008. Quando le celebrazioni per la Santa Pasqua, vanno oltre: la città di Siviglia si arresta completamente dal giovedì santo, e si arresta significa che si bloccano completamente tutte le attività vitali della città. Chiudono gli uffici ed i negozi, tutto è proteso a celebrare ( non senza polemiche ) l'evento al centro della cristianità.

Confesso che prima di partire non avevo mai sentito parlare di queste celebrazioni, per cui la mia sorpresa è stata ancora più grande. L'entusiasmo che si potrebbe immaginare per una vittoria ai mondiali di calcio, è lo stesso di quello con cui per tutti i giorni che precedono la Domenica di Pasqua, la gente andalusa scende in strada, e segue la processione e partecipa al rito della propria "confraternita"

Nei paesini intorno a Siviglia ( Dos Hermanas, Jerez de la Frontera, Carmona, Aracena ecc. ) è ancora possibile seguire il rito muovendosi liberamente, invece a Siviglia, i percorsi delle processioni, vengono transennati per per mettere il regolare svolgimento delle processioni: i battenti ed i Nazareni, percorrono i viali circondati da lunghe ali di folla, bloccando completamente il traffico ( l'intero centro storico diventa un'enorme zona pedonale )

Alcuni riti sono molto toccanti, come ad esempio l'intensa processione del "Silencio" che si svolge durante la notte del giovedì Santo nel quartiere di Triana a Siviglia, nel più rispettoso silenzio mentre l'intero quartiere piomba interamente al buio, dal momento che anche le luci dei lampioni vengono spente, contribuendo a creare un'atmosfera mistica e coinvolgente.